I serbobosniaci non si arrendono e continuano a dire no alla decisione dell’Alto rappresentante Onu – una carica stabilita al termine del conflitto jugolavo nel 1995 – Valentin Izko che la scorsa settimana ha annunciato che negare il genocidio di Srebrenica e inneggiare ai criminali di guerra sono due azioni da considerare criminali e pertanto punibili per legge.