La Germania non è esattamente un modello per il sequestro di patrimoni di dubbia provenienza. Per anni fece scalpore un albergo nordcoreano situato nel cuore del quartiere governativo di Berlino che i funzionari tedeschi non riuscivano a far chiudere nonostante le pesanti sanzioni occidentali contro il regime di Kim Jong-un. Un punto esclamativo a due passi dal Bundestag, un monumento all’inefficienza burocratica tedesca.