LONDRA – Chi non lo sopporta, ora lo chiama “prancing pony”. Un cavalluccio sbizzarrito, assetato di potere. Che la settimana scorsa, nell’ora più buia di Boris Johnson e delle controverse scuse per i party alcolici a Downing Street durante il lockdown, si è fatto notare per la sua vistosa assenza in Parlamento. Dove sarebbe dovuto essere, di fianco al primo ministro. Invece