Sabato mattina stato fatto un altro passo avanti per il salvataggio dello stabilimento della Saga Coffee. L’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, accompagnato dal sindaco di Gaggio Montano Giuseppe Pucci e dal capo di gabinetto e delegato al Lavoro per la Citt metropolitana Sergio lo Giudice, ha incontrato l’imprenditore brianzolo interessato a rilevare il sito che fino a un mese fa produceva macchine professionali per il caff. E che la propriet, la bergamasca Evoca Group, vuole chiudere entro marzo 2022 per spostare la storica produzione fra la sede principale di Valbrembo, in provincia di Bergamo, e quelle in Romania e Spagna.
Ottimismo della Regione
Resta riservata l’identit del cavaliere bianco: per ora solo dato sapere che opera nel settore metalmeccanico dello stampaggio di materie plastiche per l’automotive, ha un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro e ha intenzione di espandere l’attivit sul suolo italiano per sviluppare prodotti ecosostenibili nel comparto dell’energia. Dopo l’incontro, a cui era presente anche l’advisor Fossati, a cui Gruppo Evoca ha dato mandato di gestire la reindustrializzazione, Colla non ha nascosto il suo ottimismo. stato un incontro importante — informa —. L’imprenditore, che ha una lunga tradizione imprenditoriale familiare, ci ha presentato il quadro complessivo della volont di realizzare un progetto di industrializzazione che certamente serio e innovativo, ma che presenta anche una certa complessit, sia per quanto riguarda la tempistica, sia per quanto riguarda l’investimento necessario. Come istituzioni— aggiunge l’assessore — abbiamo manifestato la piena disponibilit all’accompagnamento di un progetto industriale che sia in grado di dare una soluzione ai lavoratori. Ci siamo presi l’impegno di aggiornarci a un prossimo incontro, da definire in tempi brevi, poich tutta l’evoluzione subordinata anche alla conclusione del confronto fra il gruppo Evoca e l’imprenditore stesso.
I prossimi incontri
L’imprenditore — assicura Colla — si reso disponibile a tenere il prossimo incontro alla presenza anche delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze aziendali dei lavoratori. E nel giorno di presidio numero 30 davanti ai cancelli i sindacati giustamente fremono. E con loro i circa 200 lavoratori rimasti in organico, di cui l’80% donna: inizialmente erano 222 ma ci sono state alcune dimissioni volontarie. Luned chiederemo un incontro urgente all’assessore Colla per capire meglio i contenuti dell’incontro — fa sapere infatti il funzionario della Fiom-Cgil Primo Sacchetti — e soprattutto per avere una data per un incontro urgente con l’imprenditore. Abbiamo molta fiducia nelle istituzioni, ma abbiamo bisogno di capire meglio anche noi. Dello stesso avviso la Fim-Cisl che ieri mattina ha sostenuto chi era in presidio a bordo di un’apecar: Siamo contenti e sollevati del ruolo di garante che la Regione ha voluto ricoprire nella soluzione di questa vertenza — commentano il segretario generale Massimo Mazzeo e l’operatore Ugo Bassi — ma abbiamo bisogno di certezze. Due punti restano fermi per tutti, Fiom e Fim: La Saga Coffee non va chiusa e ogni posto di lavoro deve essere tutelato.
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5 dicembre 2021 (modifica il 5 dicembre 2021 | 18:51)
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